NOCHE Y DE DIA

di Ellen


Parte 1

 

-Perché non chiudere in bellezza e andare al Noche Y De Dia? -
-Al che?!?-Pyunma lo guardò interrogativo mentre gli altri, senza fare una piega, continuavano impassibili a fare colazione …
-Al Noche Y De Dia! Una festa che si tiene tra delle vecchie rovine di un antico palazzo, in mezzo ai monti, nei pressi di Bogotà! Chiamata così perché inizia nel tardo pomeriggio e prosegue fino al mattino successivo! -
- … uguale a tutte le ultime feste a cui abbiamo partecipato negli ultimi giorni! -gli fece notare Albert, posando la propria tazza di caffè sul tavolo …
-Beh … non proprio … questa non ha niente a che fare con il carnevale! È semplicemente una festa a base di musica e divertimento puro! -
-Insomma: del tipo che piacciono a te, Jet! -
-Sì, ma anche a voi! O non saremmo venuti in vacanza fino a qui! -
-Dove hai detto che si tiene? -
-A Bogotà! A quattro ore da qui! – li guardò sorridente … -Forza, ragazzi! Andiamo a divertirci! Dopo domani torniamo alla base e tutto riprende come prima! La solita vita noiosa di sempre! Su! Diamoci un’ultima volta alla pazza gioia!!-
Seven sospirò … -A me va bene tutto … basta non ritrovarsi di nuovo in mezzo ad un conflitto armato come quello tra Burrantz e Arzen e che poi, ci sparino addosso come tre giorni fa! -
-Il livello massimo di sfiga nera lo abbiamo già superato, Seven! Ora è tutto in discesa! –
007 non era molto convinto di ciò, visto che dovunque andassero, anche solo a prendere un caffè o ad una semplice festa, finivano regolarmente per incorrere in qualche guaio …
-Dai, ragazzi! Ma quanti anni avete?!?! Siamo giovani! E siamo in vacanza! Quindi, dobbiamo divertirci!  –
… l’equazione non faceva una piega!
Françoise mandò giù l’ultimo sorso di spremuta e poi, inaspettatamente, esordì … -A me va bene! Inoltre, se partiamo adesso, riusciamo anche a visitare Bogotà! Dalle foto che ho visto sul web, sembra una città bellissima! –
002 le fece un sorriso a trentadue denti … -Lo sapevo che ti sapevi divertire, tu! Sempre detto che dietro a quella tua aria diafana e a brava ragazza della porta accanto, c’è un diavoletto! –
Leggermente contrariata dalla descrizione che l’amico aveva fatto di lei, 003 aggrottò la fronte, ma poi, si mise a ridere divertita … -Ok … ok … lo prenderò come un complimento! –
-Infatti, lo voleva essere, bagel girl! –
-Sì, va bene … ma basta con questo soprannome! – arrossì, abbassando imbarazzata il volto …
-Ok!La smetto! –rise sornione e poi, si rivolse a Joe che continuava a stare muto e con l’espressione assente … -Allora, noioso? Tu che ne dici? Non ti stuzzica l’idea di una festa simile? -
009 lo guardò imperturbabile … -Non particolarmente … ma se a voi va, vi seguo … -
non particolarmente, era un eufemismo … perché a Shimamura proprio non andava! Quella vacanza era stata fin dall’inizio una vera e propria tortura per lui in quanto prevedeva continue feste, piene di gente, caos e musica … in pratica, tutto l’opposto della sua idea di vacanza … senza contare che poi, si tornava sempre lì : lui e il ballo stavano proprio su piani diversi … da ogni punto di vista! Ed odiava evidenziarlo proprio di fronte a lei che invece le scorreva nelle vene come linfa vitale e aveva praticamente trascorso quelle vacanze a ballare felice, dalla mattina alla sera …
Jet alzò un sopracciglio … -Beh … da te, non potevo immaginare grandi exploit, ma un po' più di verve ce la potevi anche mettere!  Giusto per fare un po' di scena! -
Joe lo fulminò con lo sguardo, ma prima che potesse replicare, 002 riprese parola … -Allora ragazzi? Decidiamo rapidamente!  Così, partiamo e facciamo contenta anche la nostra bagel girl che muore dalla voglia di visitare Bogotà! –
A quel appellativo,  003 scosse la testa rassegnata mentre gli altri, scambiandosi un paio di sguardi di esasperazione per l’eccessiva insistenza dell’amico,  finirono per assecondarlo e seguirlo in quell’ultima folle idea …

 

Cinque ore dopo, a Bogotà …

-Questa città è bellissima! Non credete ragazzi? –disse con gli occhi che le brillavano mentre si guardava attorno sognante e fremeva dalla voglia di visitarla al più presto …
… tra le sue strade, si respirava infatti qualcosa di frizzante e magico che spingeva la gente del luogo e i visitatori a viverla intensamente attraverso i suoi quartieri, le sue piazze e i suoi parchi …
-Sì … non è male … -mugolò Chang … - … ma da noi, in Cina, ci sono posti altrettanto belli! Se non di più! –
-Se è per questo anche in Inghilterra! –aggiunse Seven piccato che, come al solito, doveva controbattere alle affermazioni dell’amico …
-Sì, vabbè! Smettiamola di perdere tempo in inutili chiacchiere patriottiche e raggiungiamo rapidamente l’albergo! –tagliò secco Jet, volendo evitare inutili discussioni … tanto lo sapeva come andava a finire tra quei due: cominciavano a becchettarsi e poi, finivano per farsi le ripicche come i bambini!
-Non sono chiacchiere patriottiche!  Sono solo semplici e reali constatazioni, Jet! –insistette 006 con tono offeso … -Vero, pelato? –
Concorde con l’altro, 007 annuì e 002 li guardò di sbieco … quei due trovavano ogni pretesto e ogni momento, in genere il meno opportuno,  per discutere! E se poi, qualcuno avesse mai avuto la malsana idea di intervenire per provare a sedare le cose, improvvisamente, per non si sapeva bene quale assurda e folle congiunzione astrale, improvvisamente, si dimenticavano della loro diatriba e si alleavano contro il malcapitato, facendolo passare pure male! Proprio come in quel caso!
-E che ti pareva che non fossero improvvisamente tornati di comune accordo … ?!?- mormorò stizzito, affrettando il passo per raggiungere l’albergo al più presto e rinchiudersi in stanza per non sentirli più blaterare, almeno fino all’ora del ritrovo per Noche Y De Dia!
-Scusa Jet … non per essere pignolo e poco smart, ma a cosa ci serve un albergo quando non dormiremo per tutta la notte? Senza contare che, a parte un cambio, tutto il resto della nostra roba è rimasta in albergo a Ibaguè dove dobbiamo tornare per prendere l’aereo per Tokyo?-
-Devo essere sincero, Albert … questa domanda così intelligente, me lo aspettavo più dal nostro noiosissimo Joe che da te! -
Sentendosi richiamare in causa per l’ennesima volta, 009 si voltò turpe verso di lui e lo guardò di sbieco suscitando negli altri una risata divertita …
Era vero e non ne faceva un mistero: quella vacanza, fin dall’inizio, non lo aveva mai entusiasmato molto e tutti lo sapevano, ma non c’era bisogno di mettere, ad ogni occasione, il dito nella piaga! Eh!
-Comunque … -continuò 002, senza far troppo caso all’espressione irritata di Joe … - … credo che, dopo il Noche Y De Dia, avremo bisogno di una bella doccia ritemprante e poi, soprattutto, di una bella colazione internazionale abbondante! Giusto per recuperare le energie spese! –
Insomma: Jet aveva pensato proprio a tutto!

 

-Allora, io vado! Ci vediamo alle sei, qui al bar!-
Seven la guardò sconvolto … -Fran, ma dove trovi tutte queste energie?!? Siamo appena arrivati in albergo e tu, già riparti per andare a visitare Bogotá ?! Senza contare che, stanotte, non toccheremo letto per l’ennesima volta in pochi giorni? !?! Ma come fai?!?!-
La ragazza gli sorrise divertita … -Si vive una volta sola Seven! E bisogna sfruttare ogni momento che ci capita per viverla intensamente! -
-Ma ti piace così tanto Bogotà? –le chiese Jet, bevendosi il terzo caffè della giornata …
-Sì, la trovo stupenda! E ora … - fece un ultimo check della roba che aveva nello zainetto … - … vado! Altrimenti rischio di fare tardi! A dopo! –
-Ecco, appunto! Mi raccomando Françoise!  Puntuale, qui alle sei! O ti lasciamo in albergo a dormire! -aggiunse scherzoso 002, facendole l’occhiolino!
-Tranquillo, Jet! Sarò puntualissima!-e così, vestita con un paio di jeans chiari, una maglietta a maniche corte bianca, un cappellino e un paio di Timberland ai piedi, partì per il suo tour …

 

Più girava tra le sue strade e più si innamorava di Bogotá, dei suoi colori accesi e della sua magia!
Questa città è stupenda!
E mi chiedo perché, mentre progettavamo il viaggio, non mi sia venuto in mente di proporre ai ragazzi di passarci alcuni giorni?!
Con occhi sognanti, continuava a guardarsi attorno, scattando foto su foto … anche dei dettagli più piccoli e curiosi …
Dovrò tenerla presente per il prossimo viaggio!

 

Erano già un paio di ore che stava camminando senza fermarsi ed inoltre, aveva finito anche la bottiglia d’acqua che si era portata dietro! Così, a dire il vero più che altro costretta dalla necessità, salvo che non volesse collassare nel bel mezzo della città per le alte temperature, decise di fermarsi in un bar a riposarsi e a prendere qualcosa da bere …
Fortunatamente, non dovette cercare molto perché ne trovò subito uno, molto carino ed originale, nei pressi di Plaza de Bolivar dove si fermò …
-Buongiorno señorita, che posso portarle? –
-Buongiorno! – guardò rapidamente il menù … - … del tè verde freddo e … - le era preso insolitamente fame … - … della cuajada con melado … -
La giovane cameriera le sorrise ed annuì … -Perfetto! Un attimo e sarò subito di ritorno con il suo ordine!-
-Grazie! -

 

Stava finendo di sorseggiare il tè verde e di mangiare la torta ordinata quando, una bella e giovane ragazza colombiana, dai capelli castani, lunghi e mossi, con due occhi verdi e profondi e dalle labbra carnose e sensuali, vestita con abiti colorati e originali, spuntò dal nulla e le si avvicinò esordendo … -Bella señorita, posso leggerti le carte? -
Françoise trasalì! Probabilmente, assorta come era ad osservare incantata, al di là della vetrata del locale, quel magico brulicare di vita che scorreva tra le strade di Bogotà, non si era minimamente accorta dell’arrivo dell’affascinante e misteriosa sconosciuta …
-Ecco io … - balbettò …
-Non ti chiedo molto … solo 6000 pesos!–
Alle sue parole, si riscosse subito dal suo momentaneo smarrimento e le sorrise … -Non è per quello … è solo che non credo nelle carte! E so che se non ci credi, non bisogna farle! O i spiriti si arrabbiano! –
La giovane le sorrise a sua volta … -Come mai sai queste cose, bella señorita? –
-Me lo ha detto mia nonna …-arrossì, abbassando timidamente lo sguardo … - … lei, ogni tanto, le faceva … -
-E le ha mai fatte anche a te? -
-No … proprio per questo motivo … -
-Capisco … - ma la giovane sembrava non voler demordere … - … i miei spiriti però, sono molto comprensivi e sono disposti, per questa volta, a chiudere un occhio per te! -
-Ti ringrazio, ma … - rifletté un attimo sulla sua proposta e poi, concluse … -Senti: facciamo finta che me le hai fatte e ti pago lo stesso, ok? – tirò quindi fuori dalla tasca dei pantaloni il piccolo portamonete che portava con sé, ma prima che riuscisse ad aprirlo e a prendere i soldi, la ragazza la fermò  …
-No, señorita! Ti ringrazio, ma mi paghi solo se te le faccio, altrimenti nulla! Gli spiriti si potrebbero offendere se accettassi una cosa simile! -
Perciò, messa alle strette, visto che comunque le dispiaceva mandare via così la ragazza, alla fine decise di acconsentire e di lasciarsi fare le carte …
-Allora, va bene … fammele pure … -
-Perfetto! – sorridendo contenta, la fanciulla si mise quindi a sedere al tavolo, di fronte a lei, e poi, dalle tasche, tirò fuori un mazzo di tarocchi o qualcosa di simile …
-Non sono tarocchi classici … né carte … -disse osservando la govane mescolarli …
-No, señorita … queste sono carte del mio popolo … sono carte dei miei antichi avi colombiani! -
Annuì …
Seppur non avesse mai creduto in cose simili, si sentiva molto agitata … e il cuore, insolitamente, le palpitava …
-Non essere così agitata señorita … nel tuo futuro c’è l’amore … un po' tormentato, ma c’è ed è sincero! -
Françoise sentì mancare un battito e inconsciamente, si portò una mano al petto … come a voler calmare il proprio tumulto interiore …
-Tieni … taglia il mazzo … - le mise le carte davanti e lei, con mano tremante, obbedì docilmente alla sua richiesta …
Poi, la bella colombiana lo riprese ed iniziò a disporre le carte secondo una strana figura a croce …
- … nel tuo passato c’è una grossa macchia nera … a causa di alcune figure oscure e di un rapimento … - 003 trattenne il fiato … - … ti hanno fatto molto male, ma l’amore che ti ha sempre circondato, fin da quando eri piccola, ha fatto sì che superassi quel momento e … -fece una pausa e sorrise … - … paradossalmente,  proprio allora, hai anche conosciuto l’amore vero … - riprese le carte e le rimischiò, porgendogliele di nuovo e facendola tagliare ancora, prima di risistemarle … - … nel tuo presente invece … sei molto amata señorita! … due uomini, in particolare, darebbero la vita per te … -alzò lo sguardo verso di lei, guardandola sorniona … - … e uno di loro è il fortunato detentore del tuo cuore ! -
Françoise ammutolì, irrigidendosi come una statua mentre ascoltava tremante e con occhi sgranati le sue parole …
-… lui però, ti fa sospirare señorita … e tanto! … e questo perché è molto insicuro di sé … il suo passato triste e tormentato lo porta infatti a pensare, erroneamente, che tu non possa essere felice accanto a lui … quando invece, sono solo timori infondati … - sorrise di nuovo e poi, rimescolò le carte … gliele fece tagliare ed infine, per l’ultima volta, le ridispose … - … mentre nel tuo futuro … c’è Noche Y De Dia … - fece una pausa, riguardandola in volto … - … e per questo, proprio stasera, sotto questo cielo magico, bella señorita, dovrai prenderti la tua chance e fargli cambiare idea … osando e ballando per lui ! -
-…bbbal-lare-pper-lui? -balbettò confusa, senza rendersi ben conto come, in tutto quel suo stordimento totale, fosse addirittura riuscita ad aprire bocca …
-Sì … balla per lui e stregalo come Bogotà ha stregato te … con sensualità e passione … -
Deglutì nervosamente …
-Vivi questa città, bella señorita … nei suoi colori … nei suoi profumi … e diventa un tutt’uno con essa, lasciando che ti infonda la sua forza per abbattere i timori, le incertezze e i dubbi del tuo amato … -raccolse le carte e poi, la guardò intensamente negli occhi … - … inoltre, bella señorita … non temere di mostrare la tua vera anima all’uomo che ami … - e pronunciando quelle ultime parole, si alzò e se ne andò via … lasciandola, seduta al tavolo, confusa e stordita e con il cuore in tumulto …

 

 

Tempo dopo, mentre stava rientrando in albergo per prepararsi, stava ancora ripensando alle parole della ragazza …
... ballare per lui … sotto questo cielo magico … ai pallidi raggi della luna …
… e stregarlo come Bogotà ha fatto con me … con sensualità e passione …
In realtà, non sapeva bene cosa pensare di quello che era accaduto né cosa avrebbe dovuto fare … in quanto lei non credeva a quelle cose …
… sono solo parole … probabilmente, inventate e buttate lì solo per suggestionare la mente di giovani fanciulle speranzose ...
… e chissà, quante altre volte le avrà dette … e a chissà quante ragazze!
Inspirò, inquieta …
… sì, sono solo parole, ma …
… quello che ha detto sul rapimento e su quelle figure oscure …
Trattenne il fiato e poi, scosse la testa …
No !
E poi …
… come potrei ballare per lui?
Arrossì violentemente …
… finché mi esibisco su un palco, lo posso fare senza destare sospetto, ma così non posso certo mettermi a ballare davanti a lui senza un motivo?!?
… mi prenderebbe per matta!
No, no .. impossibile!
Infattibile!
Sospirò,  fermandosi a poche centinaia di metri dal loro albergo …
… ma perché ci sto ancora pensando?!?
Sono solo carte!
Ed io non ci credo!
Sbuffò ed alzò pensierosa lo sguardo verso la facciata dell’hotel …
… devo smettere di pensarci e andare subito a prep
Ma non riuscì neanche a completare il proprio pensiero che, improvvisamente, la sua attenzione fu attirata in modo alquanto insolito e brusco dalla vetrina di un negozio di abbigliamento poco distante da lei … e al punto tale da farla addirittura dirigere spedita verso di esso e farla appoggiare le mani aperte sul vetro, guardando sognante, come una bambina davanti ad un negozio di balocchi, la mise indossata dal manichino esposto …

 

 

Oh, no! Sono in ritardassimo!
Jet mi ucciderà!
Pensò correndo giù, come un fulmine, lungo le scale dell’albergo visto che l’ascensore non arrivava mai e lei era già in ritardo di un bel quarto d’ora!
E così, dopo una serie di mancate cadute e scivoloni, rischiando di rompersi più e più volte l’osso del collo e con il fiato corto, arrivò finalmente al bar dell’hotel, dove si erano dati ritrovo per partire alla volta di Noche Y De Dia e dove i suoi amici la stavano aspettando con una certa agitazione …
-Scusate!- ansimava ancora per la corsa fatta … - Sono in  ritardissimo! Chiedo perdono!-
Si voltarono tutti verso di lei e, addirittura lo stesso Jet che si era già preparato a darle una bella lavata di capo per il ritardo, ammutolirono, rimanendo a bocca aperta …
-Scusatemi … - ripeté, tentando di riprendere fiato … senza accorgersi dell’improvviso e generale turbamento che aveva suscitato …
-Fra-Fran –çoise … - balbettò Seven, quasi svenendo … - … sse-i … ttu?-
La ragazza aggrottò la fronte, guardandolo contrariata … -Certo che sono io … perché? Chi dovrei essere? –
-Ah … - sospirò appoggiandosi ad uno sgabello … -Scusate … credo di avere bisogno di qualcosa di forte … - mormorò rivolgendosi verso il barista e ordinando un whisky …
Nel frattempo, Jet e Albert si erano parzialmente ripresi e avevano dato una gomitata ciascuno a Joe per farlo riprendere … visto che era sul punto di avere un colpo apoplettico ed era preferibile che non accadesse … per tutta una serie di motivi, iniziando dal fatto che poi, avrebbe dovuto dare spiegazioni per quel suo improvviso quanto insolito mancamento !
003 li guardò con aria interrogativa … -Che c’è? Perché avete tutti questa faccia sconvolta?-
Cercando di non divorarla con lo sguardo, 002 si diede un certo contegno e, deglutendo in modo nervoso, tentò di darle una risposta plausibile, ma … -No-no … nien-te … è solo che … - si fermò, cercando le parole più adatte … sebbene le fosse riuscito a trovare! Perché : sei una bomba sexy … o vorrei ballare con te tutti i balli proibiti che ci sono in circolazione … non gli sembravano proprio adatte! Come non lo erano neanche quelle più spinte e hot che per un lungo istante lo avevano assalito nonostante la presenza di Joe accanto … - … è solo che … - si fermò di nuovo …
-E’ solo che Jet voleva dire che stai benissimo vestita così Françoise!- intervenne all’improvviso Pyunma, salvandolo da una figuraccia certa …
-Ah! Grazie!- sorrise allegra, sempre più contenta di aver ceduto al quel suo insolito desiderio di comprare, assolutamente, quei vestiti visti sul manichino in vetrina!
-Bene! E ora … - 008 guardò prima Jet, Albert e Joe e poi gli altri … - … se si sono ripresi tutti … direi di andare! Che ne dite?-
E così, seppur mezzi intontiti e stravolti, si avviarono finalmente alla volta di Noche Y D Dia!

 

 

-Disgraziati! Mi avete abbandonato al bar dell’albergo!- li rimproverò Seven, una volta che li aveva finalmente raggiunti e trovati …
-Seven non è colpa nostra … sei tu che non ci hai seguiti e sei rimasto a bere al bar dell’albergo!- tagliò corto Jet, mandando giù, come se non ci fosse un domani, l’ennesimo shot di Aguardiente aromatizzata all’anice …
-No! Siete voi che vi siete dimenticati di me!- li brontolò furioso!
-Quanto la fai lunga! … e poi, sei arrivato lo stesso, no?!-
-Sì! Dopo un’ora passata a cercare questo posto disperso nel nulla! Grazie!-
-Disperso?!? Ma se tutti sapevano dove è?!? Bastava fermarsi a chiederlo a qualcuno, invece di svolazzare da pennuto come un deficiente, a caso, in lungo e in largo per i monti!-
-Io ho chiesto! Ma nessuno sapeva dirmi nulla!-
-Sì, va bene! Come no?!? E a chi avresti chiesto?!? A topo Gigio?!?- sbuffò esasperato …                 -Comunque,  ora vai a trovare il tuo degno compare di scorrerie e togliti dai piedi! Che per oggi hai già esaurito la mia pazienza nei tuoi confronti! -
-Eh?!  Ma non dovevamo stare tutti assieme?!-
-Ti sembra che siamo tutti assieme?! Non vedi che qui ci siamo solo io e Joe!- e così dicendo, guardò con la coda dell’occhio quest’ultimo, imbambolato come un ebete a fissare Françoise mentre parlava con Geronimo e Pyunma a qualche metro da loro … -Mi correggo : solo io ! … visto che 009 non sembra essere tra noi … !-
Senza comprendere il senso di quelle parole, 007 aggrottò la fronte e si volse quindi a guardare l’amico, notando effettivamente che Shimamura aveva lo sguardo lontano e confuso … -Ma che ha?-
Jet ordinò della cachaca pura … -Mah! … ci sono vari termini che potrebbero definire il suo stato in questo momento! … però, il più adatto, probabilmente, è … perso! –
-E cioè?- chiese interdetto, continuando a guardare 009 che, appoggiato al bancone del bar, con in mano il proprio drink ancora da iniziare, seguitava a non dare segni di vita …
-Quello che ho detto!- mandò giù un bel sorso di cachaca e poi, aggiunse … -Hai presente quando una donna ti brucia ogni neurone che hai in testa? Ecco : perso!-
Seven si mise a ridere divertito … -Ah, beh! Però io non lo avrei definito perso! Ma bensì cotto a puntino!-
-Io non sono né perso né cotto a puntino né ho i neuroni bruciati.- disse all’improvviso Joe, voltandosi turpe verso di loro e fulminandoli entrambi con lo sguardo … -E sono qui. –
002 gli rivolse uno sguardo scettico … -Se lo dici tu … amico!-
Infastidito, mormorò secco … -Sì.-
-Ok!Allora ... –alzò il bicchiere in alto per fare un brindisi … - … alla Noche Y De Dia e  … alle belle donne che ci fanno perdere la testa!- concluse ridendo e mandando giù tutta la cachaca …
Joe però, non rispose al suo brindisi e, profondamente irritato per le loro parole e battutine fuori luogo, senza considerarli oltre e in modo un po’ brusco, prese e se ne andò via a fare un giro …

 

… si appoggiò ad una delle colonne più esterne del palazzo e poi, si mise ad osservare la gente che ballava senza sosta in quella notte infinita … 
E’ come se la musica si fosse impossessata di loro …
… una sorta di incantesimo in cui si sono persi …
E a dire il vero, per una volta, si sentiva un po’ invidioso nel doversi limitare a guardare soltanto …
… e questo perché avrebbe voluto anche lui riuscire a lasciarsi andare così e soprattutto riuscire a capire cosa provasse Françoise mentre ballava …
Sospirò, sorseggiando il suo drink …
… mi sento strano stasera …
… è come se la mia testa tentasse di volare via e il mio corpo di perdersi completamente in questa notte vibrante di colori, vita e passione …
-Hey papito … - una bella ragazza dai tratti colombiani, con i capelli corti, gli occhi castani e un fisico decisamente sexy, appena coperto da una paio di shorts cortissimi e da una canotta semi trasparente sotto cui non portava intimo, gli si avvicinò sensuale e maliziosa, sfiorandogli il corpo con il proprio … -¿ qué haces aquí solo ?-
Anche se non parlava lo spagnolo, aveva capito la sua domanda e con un certo imbarazzo le rispose … -Scusami, ma non parlo la tua lingua … -
La ragazza annuì, sfoggiando poi, inaspettatamente, un ottimo inglese … -Ok … ma non è un problema … visto che non è proprio ciò che mi interessa di te … - disse schietta, stringendosi a lui in modo provocante e togliendogli il respiro …
Proprio in quel momento però, mandata da Jet a cercarlo, in quanto quest’ultimo pensava che 009 si fosse messo in un angolo, avvilito e con il muso, a guardare mogio il resto del mondo divertirsi mentre lui invece contava i minuti che lo separavano dalla fine di quella tortura, arrivò Françoise che, purtroppo per lei, non perse un dettaglio di quella scena e sentì il proprio cuore spezzarsi in mille pezzi …
Inoltre, senza un perché, come se non fosse stato già abbastanza, 009 aveva alzato di scatto lo sguardo e aveva incrociato il suo … palesemente amareggiato e deluso …
-Françoise … - sussurrò inconsciamente,  senza accorgersene …
-Ero … - distolse lo sguardo dal suo … - … venuta a cercarti … perché Jet pensava che non ti stessi divertendo, invece … si stava sbagliando …  – e senza aggiungere altro, si voltò e se ne andò via con passo svelto e nervoso … mentre Joe rimaneva annichilito sul posto e la bella colombiana, sveglia e perspicace, senza fare una piega, gli sussurrava nell’orecchio … - Mamacità hermosa … -

 

Parte 2

 

Françoise stava letteralmente scappando da quel luogo ed aveva perfino imboccato l’uscita del Noche Y De Dia sennonché, all’improvviso, fu afferrata per un braccio e trattenuta … -Hey señorita … dove stai andando?-
003, con gli occhi pieni di lacrime, si voltò verso quella voce conosciuta … –Tu … qui?- scosse confusa la testa …
Ma senza prendere in considerazione le sue parole, la ragazza continuò il filo del suo pensiero …     -Perché stai scappando così, bella señorita? -
Cercando di asciugarsi gli occhi con il dorso della mano libera, ricacciò indietro il magone che sentiva risalirle prepotente in gola … -Niente … è solo che … sono solo una stupida … ed ho fatto una figuraccia … -
La giovane le sorrise … -Eppure te lo avevo detto … avresti dovuto stregarlo con il tuo ballo e non lasciare che le cose prendessero un’altra piega! -
Scosse nuovamente la testa … -Tu non capisci … io … per lui … non esisto … -
-Ti sbagli … bella señorita … è tutto l’opposto … - le si avvicinò e le porse un bicchiere che aveva fatto spuntare da chissà dove … -Tieni … bevi questo … -
-No … grazie … non voglio niente da bere … voglio solo andarmene via da qui … -
-E invece sbagli. Tu non te ne devi andare. Devi rimanere. O gli farai capire quanto sei rimasta male e quanto ascendente hanno su di te, lui e le sue azioni. -
Trattenne il respiro … guardandola confusa e triste …
-Su … tieni … bevi questo … e vedrai che dopo ti sentirai più leggera e tranquilla … -
-Che cosa è? – con sospetto prese il bicchiere e annusò il suo contenuto …
-Una pozione magica … -
-Cosa?-
-Sì … hai capito bene … un misto di erbe che servono a dare coraggio a un cuore solo apparentemente fragile … -
-… è una droga?-
-Ma certo che no! Te l’ho detto : è solo una pozione magica!-sorrise sorniona ... - E ora, su! Bevi! … e poi, vedrai, che starai subito meglio! -
L’odore era buono … sapeva di anice e cannella … così, ne prese un piccolo sorso … e poi un altro ancora e, senza rendersene conto, lo mandò tutto giù, cominciando rapidamente a sentirsi meglio …
-Avevi ragione … ora sto me- ma non fece in tempo a dire altro che la misteriosa ragazza era nuovamente sparita nel nulla …
… ma dove è finita?
Eppure era qui fino ad un attimo fa …

 

 

-Jet hai visto Françoise?-chiese agitato, arrivando trafelato verso di lui …
002 lo guardò interrogativo … -A dire il vero, l’avevo mandata a cercarti … -
-Sì. Questo lo so bene. Purtroppo.- concluse nervosamente …
-Uhm … - lo scrutò sospettoso … - … che hai combinato?-
Preso alla sprovvista, si ammutolì …
-Allora? … che è successo?- insistette l’amico …
Imbarazzato, cominciò a balbettare … -Ec-cco … i-io … -
Spazientito dalla lentezza di riflessi dell’amico, tagliò corto … -Ok ok! … lascia stare! … non sei in palla stasera! Comunque, no … non l’ho vista, ma - si fermò … guardando perplesso verso il centro dell’arena … - … quella … sembrerebbe lei … -
009 si voltò di scatto, cercandola agitato e ansioso con lo sguardo e, per sua fortuna o sfortuna, la vide subito … 
… rapita dalla musica, incurante di tutto e tutti, Françoise stava infatti ballando in mezzo alla pista con movimenti sensuali e voluttuosi, attirando gli sguardi di tutti e facendo palpitare, inconsapevolmente, anche il suo cuore …

 

 

Mi sento così leggera …
… è come se non avessi più un corpo fisico, ma fossi solo anima …
Reclinò la testa all’indietro e chiuse gli occhi, lasciando che l’acqua, spruzzata da alcuni idranti per dare sollievo alla gente accaldata, in quella calda notte di follie, la ritemprasse ...
… che meraviglia …
All’improvviso però, mentre continuava assorta a ballare, sentì due mani grandi e forti posarsi sui suoi fianchi e accompagnarla in quella danza ritmata ed appassionata … e così, lentamente, aprì gli occhi e guardò verso la figura che la stava toccando …
Un bel ragazzo, alto e moro, dalla carnagione olivastra e dal fisico scolpito le si era infatti avvicinato e aveva iniziato a ballare maliziosamente con lei … facendola sentire a tal punto piacevolmente confusa da lasciarlo fare e addirittura assecondarlo in quella danza peccaminosa …

 

Era già da diverso tempo che stavano ballando assieme quando il tipo la prese per la vita e la trascinò lontano dalla mischia … portandola in una zona più appartata del palazzo … dove c’erano solo loro … e dove l’unica luce presente, era quella della luna e delle stelle …
Hoy me dijeron que te vieron por la ciudad
Caminando por la calle en la oscuridad
Ya llegó la noche hay un efecto y se detiene el tiempo …

 

E stranamente, al contrario di quello che avrebbe fatto in altri casi, Françoise lo aveva seguito senza porre alcuna resistenza …

… era infatti cosciente che lui l’aveva portata lontana dalla folla e che erano completamente soli, in un luogo dove, probabilmente, se avesse gridato nessuno l’avrebbe sentita, ma voleva solo vivere quel momento e non le importava di niente altro … neanche di quello che sarebbe potuto accadere con quel affascinante e misterioso sconosciuto …

Hoy, me dijeron que te vieron en la arena
En la fiesta de la playa en luna llena
Consecuencia de ese gran efecto y dance dance dance


La sua anima ardeva e il suo corpo si muoveva senza inibizioni al suono di quella musica invitante mentre sentiva distintamente le mani del ragazzo risalire con audacia lungo le proprie cosce e poi sui fianchi e ancora più su, verso il seno …

Hay calor en la ciudad
Hay calor en la bahía
Venga nos fuimos de fiesta de noche y de día
Fusión internacional baila que trae alegría
Venga que siga la fiesta de noche y de día


Seguendo il ritmo e le parole della canzone si lasciò andare completamente a lui … sentendosi viva come non mai …

Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Día día



Seppur inebriata da quel turbine di sconosciute e al contempo deliziose emozioni, all’improvviso, percepì la presenza di qualcuno che li stava guardando con intensità …

Così, curiosa di sapere chi fosse lo spettatore non invitato a quel rendez-vous privato, 003 guardò in direzione della figura che tentava invano di non farsi notare, stando in una zona d’ombra, ma che con la sua vista era praticamente fatica sprecata  e … restò sorpresa,  per non dire perplessa, nello scoprire che si trattava niente di meno che proprio di Joe …

Per breve un attimo, pensò di fermarsi subito, ma poi … le tornarono in mente le parole della chiromante …

... balla per lui … sotto questo cielo magico … ai pallidi raggi della luna …
… e stregalo come Bogotà ha fatto con te … con sensualità e passione …

Così, senza vergognarsi di mostrare la propria vera anima di donna e senza farsi ulteriori problemi, continuò a ballare come se lui non ci fosse … trovando finalmente l’occasione propizia che, in fondo, nel suo inconscio, stava cercando …

 

 

 

 

Hoy me dijeron que en la noche tu eres la reina
Que tu mueves la cintura con indecencia
Al llegar la noche hay un efecto y se detiene el tiempo


Per quanto si potesse sforzare di non farsi rapire da lei e dalle sue movenze,  non ci riusciva e continuava completamente stregato a scrutare ogni suo movimento …

Quella gonna a vita bassa, ampia e lunga, color ocra che lei teneva per l’orlo con le mani, scoprendo sensuale le gambe e le cosce, senza essere mai volgare, l’accompagnava in modo armonioso nelle sue movenze, incantandolo senza speranza alcuna …

Tu...
No estas dispuesta a bailar sola
Sientes el ritmo y te descontrolas
Eres le envidia meneandote toda
Por eso dance dance, dance dance

 

I capelli sciolti e scarmigliati … la pelle umida per l’acqua che l’aveva bagnata, la canotta nera a spalline sottili, bagnata e corta che le lasciava la pancia scoperta e da cui si intravedeva il reggiseno nero in seta, lo faceva vergognosamente sospirare di desiderio … come non gli era mai successo in tutta la sua vita, con nessun’altra donna …

Hay calor en la ciudad
Hay calor en la bahía
Venga nos fuimos de fiesta de noche y de día
Fusión internacional baila que trae alegría
Venga que siga la fiesta de noche y de día

Era inutile : non poteva più negarlo! … la voleva più di quanto riuscisse a negarlo al mondo intero e soprattutto, a sé stesso …

Allungo, aveva provato infatti a far finta di niente, ma più il tempo passava e più il suo cuore palpitava per lei … e ora, anche il suo corpo, sembrava non resistere più a quella creatura così viva e piena di passione …

Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Día día


… vorrei che ballassi così, solo per me … per il resto della vita … 

 

 

 

 

Calle luna, luz de día
Negro blanco esta prendida
Ron de cana, brujería
Santa Cruz azul bahía
Poca ropa, sudaíta
Fuego puro, agua fría
La vida es un carnival
Baila de noche y de día

 

Trasportata dal momento e con la mente leggera e completamente vuota da ogni pensiero, si staccò dal tipo e cominciò a fare una serie di giravolte, ma per un calo di pressione dovuta alla calura notturna, le cominciò a girare la testa e perse l’equilibrio, finendo per cadere proprio addosso a Joe … dritta dritta tra le sue braccia …
Hay calor en la ciudad
Hay calor en la bahía
Venga nos fuimos de fiesta de noche y de día
Fusión internacional baila que trae alegría
Venga que siga la fiesta de noche y de día

Inconsciamente, si aggrappò alla sua giacca e poi, mentre 009 la teneva stretta a sé, guardandola stordito e con il cuore che batteva in maniera assurda, Françoise alzò lo sguardo verso di lui e …
Hay calor en la ciudad
Hay calor en la bahía
Venga nos fuimos de fiesta de noche y de día
Fusión internacional baila que trae alegría
Venga que siga la fiesta de noche y de día



… Joe perse definitivamente il controllo sulla propria anima e, senza pensare alle conseguenze, la baciò con passione, togliendole il respiro …

… e incapace di resistere a quel suo assalto sensuale, docilmente, 003 gli si arrese … lasciando che le sue mani la accarezzassero liberamente e senza limiti, disegnando percorsi proibiti ed incandescenti, lungo tutto il proprio corpo …

Ansioso però, di assaporare anche la sua pelle, 009 si staccò nervosamente dalle sue labbra tremanti e discese con bocca avida lungo il suo collo pulsante … e poi, lungo le sue spalle, abbassando impertinente le spalline della canotta e del reggiseno, finendo per raggiungere e mordere lascivo la delicata pelle del seno scoperto mentre la faceva gemere senza ritegno …

Era evidente : non riusciva più a controllarsi … e ad essere sinceri, non voleva neanche farlo! … la voleva infatti più di ogni altra cosa al mondo!
Così,  impaziente come non mai, la trascinò con una urgenza verso una sorta di piccolo divano poco distante da loro e si mise a sedere, afferrandola con forza per la vita mentre lei, in piedi, davanti a lui, gli incorniciava il volto con le mani …

Joe fece quindi scendere le proprie dita lungo la gonna, insinuandole poi, sfacciato, sotto di essa e risalendo con agitazione lungo le sue cosce fino ai fianchi, dove con mente offuscata dal violento bisogno di lei, iniziò con trepidazione a tirarle giù gli slip … 

Nello stato mentale in cui ormai si trovava, non gli importava più di niente! Né di dove si trovassero né se qualcuno li avesse visti nè di cosa avrebbero pensato di loro! … sapeva soltanto che, in quel preciso frammento di vita, sarebbe stata sua … in ogni modo ed ad ogni costo !

… quindi, finì di toglierle gli slip e poi, la fece mettere a cavalcioni sopra di lui …

 

Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Día día

 

Ma anche la mente di lei era completamente soprafatta dalla passione e dal desiderio di sentirlo suo … di sentirlo dentro di sé e di ardere tra le sue braccia …

… del dopo e del domani, infatti, non le interessava …
… c’erano solo loro …
Per questo, quando fu sopra di lui, con mani ansiose quanto lo erano quelle di Joe, scese lungo il suo torace e gli sbottonò la camicia, accarezzando poi, audace, la sua pelle nuda …
… assolutamente incapace di controllarsi oltre, proseguì il suo percorso lussurioso e gli sganciò anche la cintura e i pantaloni … sfiorandolo e facendolo gemere con assurda violenza …
… non sapeva per niente cosa stesse facendo … nè cosa fosse giusto o cosa fosse sbagliato fare … sempre però, che ci fosse un giusto o uno sbagliato!
Stava infatti, solo e semplicemente, seguendo il proprio istinto! … o forse, la propria follia! Comunque fosse, a quel punto, non poteva più tornare indietro … perché la necessità di lui era diventata dolore che chiedeva di essere placato al più presto!
… perciò, con l’incoscienza e la temerarietà dell’inesperienza,  si avvicinò … tanto da toccarsi e provocare in entrambi un forte brivido che li percorse da testa a piedi …
… i loro corpi si pretendevano in maniera inaudita e così, ponendo fine ad ogni loro paura ed insicurezza, lei si abbassò su di lui, fino a sentirlo intimamente dentro in sè, e finalmente furono un’unica cosa  …
… la piccola e dolorosa fitta che sentì al basso ventre, che le fece reclinare la testa all’indietro e trattenere il respiro, le fece realizzare in modo ineluttabile che era diventata donna … e che la sua innocenza era volata via tra le braccia dell’unico uomo che amava e che avrebbe sempre amato …
Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Dance dance dance dance
Baila de noche y de día
Día día

Seppur completamente rapito dal piacere, Joe percepì chiaramente gli eventi e così, restò fermo per un lungo istante,  affinchè si abituasse alla sua intrusione … poi però, tenendola ben stretta per i fianchi, bramoso, iniziò a farla muovere su di lui e ad amarla con intensità …


Il ritmo della loro passione crebbe ... rapidamente e a dismisura! E diventò sempre più incalzante e frenetico! Tanto da farli gemere sonoramente e tanto da non riuscir loro a prolungare oltre quel ballo licenzioso …
Il piacere infatti, ben presto, li travolse come un mare in piena e li stordì, fino a farli perdere coscienza di loro stessi mentre si fondevano in un’unica anima e raggiungevano l’apice in un grido soffocato, l’uno stretto tra le braccia dell’altro … 

 

 

-Eccoli, dove erano! - rise, guardandoli divertito …
-Che facciamo Jet? Li svegliamo o li lasciamo a dormire qui? -
-Sinceramente, ragazzi? Io li lascerei anche qui! Se però, non temessi troppo l’ira funesta del nostro 009! Che ultimamente è permaloso come non mai e ci verrebbe a cercare con brutte intenzioni! -
I ragazzi si misero a ridere …
-Quindi … bisogna svegliarli? -
-Uhm … sì … tra un attimo però … - e inaspettatamente, tirò fuori il cellulare dalla tasca e scattò loro una foto …
-Che hai intenzione di fare con quella foto? - chiese sospettoso Albert …
-Beh … sarebbe bello metterla sui vari social network e vedere cosa dicono i fans rispettivi, ma … credo che la userò per ricattare Joe quando rompe le scatole! -
-Ma non è una cosa corretta! Agli amici non si fanno queste cose! - protestò Chang, molto contrariato!
-Parliamone! … soprattutto, se si tratta del nostro irreprensibile e stacanovista 009! - rise sotto i baffi, scambiandosi uno sguardo d’intesa con Albert …
-È uguale Jet! Per una volta, mi trovo d’accordo con 006! -intervenne Seven, senza comprendere cosa intendesse l’altro tra le righe … -Non è corretto!- ma non fece in tempo ad aggiungere altro che Geronimo gli mise una mano sulla spalla e gli fece l’occhiolino, facendogli comprendere che non vi era niente di malizioso nelle intenzioni di 002 … ma bensì, tutto l’opposto!
-Ecco! Avete visto? Perfino il pelato è d’accordo con me! - insistette il cinese che però, fu subito zittito dal diretto interessato ...
-Sì, vabbè … parlare con voi è come parlare con i muri! Anzi, no! Che dico?!?! I muri sarebbero più perspicaci di voi due messi assieme! - rassegnato, scosse la testa e poi, aggiunse … -E comunque, considerando l’ora, è meglio se li svegliamo … - quindi si schiarì la voce e gridò a squarcia gola … -Svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!-
Al sonoro urlo, intontiti come non mai, Joe e Françoise schizzarono subito in piedi, sull’attenti …
-Cosa cavolo succede …?! – chiese 009 con voce impastata ed occhi assonnati, guardando cupo Jet e gli altri che se la ridevano … -Cosa … diavolo urli, Jet?! Sei impazzito?!-
-No, no! Ma vi dovevo svegliare in qualche modo! -
-Grazie! Ma c’è modo e modo! - gli fece notare stizzito mentre tentava di riprendersi dal traumatico risveglio e Françoise continuava nel suo stato di mutismo e smarrimento totale …
002 fece spallucce con una certa indifferenza … e poi, aggiunse … -E pensa che l’alternativa era non svegliarvi e lasciarvi qui! -
Di tutta risposta, Shimamura lo fulminò con lo sguardo …
-Vabbè dai … ormai è andata! Su, torniamo in albergo per la colazione! -

 

Per tutto il viaggio di ritorno e poi ancora in albergo, Françoise era rimasta in completo silenzio … e con lo sguardo basso e assente …
Dio mio … cosa è accaduto stanotte?
Si sentiva molto strana … era infatti spossata e confusa allo stesso tempo … inoltre, era come se avesse vissuto mille anni in quella notte e …
… possibile che sia successo?
Voglio dire che … abbiamo fatto l’amore?
… e lui, adesso, stia facendo finta di nulla?
Effettivamente, Shimamura non aveva fatto una piega da quando erano ripartiti dal Noche Y De Dia … e anzi, si comportava come sempre …
… non è possibile che, se è accaduto qualcosa tra noi, Joe sia così indifferente …
… lui non potrebbe mai comportarsi in questo modo …
… forse … anzi, no … deve esser stato solo un sogno, allora …
… sì, ma …
… sembrava così vero …
Inconsciamente, si portò una mano al ventre …
… anche quella fitta sembrava così reale …
Trattenne il respiro, meditando sui pochi elementi che aveva …
… e se poi, invece, è accaduto veramente? … che figura ci farei a non saperlo?!?
Aiuto … cosa faccio?! … non posso certo andarglielo a chiedere?!
… mi prenderebbe per matta o peggio ancora …
Tormentata dai dubbi e dall’agitazione di sapere cosa fosse realmente successo e cosa no, mentre gli altri continuavano a chiacchierare allegramente della notte appena trascorsa, finì di fare colazione in silenzio … e poi, inventandosi una banale scusa, si ritirò in camera propria …

 

Frastornata, si mise a sedere sul letto, fissando intontita le proprie mani raccolte sul grembo …
Mio Dio … come faccio a sapere se è stato solo un sogno? … oppure se è adesso che sto sognando?
Era infatti talmente sconvolta che non riusciva più a distinguere la realtà dalla fantasia … e adesso, non sapeva più neanche se aveva incontrato veramente la chiromante al bar in Plaza Bolivar e poi ancora al Noche Y De Dia né se quella notte ci fosse stata davvero …
Disperata, per vedere se stava dormendo, si diede un pizzico sul braccio e, dal dolore che percepì, giunse alla conclusione che fosse decisamente sveglia …
… allora, quella fitta che ho provato al basso ventre …
Le morì il fiato in gola, ma si impose anche subito di calmarsi …
… ragioniamo un attimo …
… certe volte però, anche in sogno, si può percepire dolore …
… quindi …
… quindi, adesso sto sognando? Oppure stavo sognando allora?
Stava cominciando a dare di matto …
…  e se non trovava immediatamente una risposta ai suoi quesiti, si sarebbe messa presto ad urlare come un’ossessa!
Dio mio! Come posso capire se …
Improvvisamente però, le venne un’idea …
Beh … è imbarazzante, ma nessun altro, a parte me, lo saprebbe …
… e forse, verrei finalmente a capo di qualcosa …
Così, imponendosi di superare il suo imbarazzo, si alzò e prese dallo zaino gli slip che aveva indossato quella notte …
… se è successo qualcosa, deve essere rimasta qualche traccia del rapporto …
Arrossì con violenza e chiuse imbarazzata gli occhi …
Oh, mio Dio … quanto mi vergogno in questo preciso istante!
… inspirò profondamente …
Sì, ma devo farlo in ogni modo … altrimenti, a parte rimanere nell’inconsapevolezza, l’alternativa è andare a chiederglielo! Ed è molto peggio! Da ogni punto di vista!
Perciò, facendosi coraggio, guardò con la sua vista e …
… se mia madre sapesse che non ho la più pallida idea di quello che ho fatto stanotte, mi disconoscerebbe come figlia! E ritratterebbe quello che ha sempre pensato su di me … ovvero che ho la testa sulle spalle e sono assennata!
…  controllò e ricontrollò diverse volte finché la conclusione a cui alla fine giunse fu: niente! Neanche la più piccola traccia che fosse accaduto qualcosa!
… quindi … è stato solo un sogno?
… molto reale, ma solo un sogno …
Tutto ad un tratto però, da parzialmente sollevata e parzialmente delusa che era, divenne nuovamente rossa come un peperone …
… perché era stato sì, solo un sogno, ma non era certo stato né molto soft né molto innocente!
Ancora sottosopra per la presa di coscienza, senza sapere però, quanto in realtà fosse felice o meno della cosa, non ebbe neanche il tempo di riprendersi che qualcuno bussò alla sua porta …
Trasalì …
… e adesso chi è?
Con movimenti nervosi, uscì di tutta fretta dal bagno e, vergognosa come un ladro, rimise la propria biancheria nello zaino e poi, andò ad aprire e … mancò poco così, che svenisse sul posto …
-JJ-Joe?!-
Lui la guardò perplesso … -Sì … io … ma … per caso sono arrivato in un momento inopportuno? –
No figurati … stavo solo realizzando che, stanotte, non abbiamo fatto selvaggiamente l’amore sul divano di quel palazzo sperduto tra i monti di Bogotá, con il rischio che qualcuno ci vedesse! … ma per il resto, è tutto a posto!
-Ah … no … no … tranquillo … -
Oh mio Dio cosa ho pensato in sua presenza?!?
Sono impazzita?!?!
-Sicura? … -
-S-Sì … -
… più o meno …
-Bene, allora … - a disagio, abbassò lo sguardo … - … io ero venuto … a vedere come stavi … -
-Co-me sta-vo? … in che … senso, scu-sa? -
… oh mio Dio …
-Ecco … - timidamente, rialzò lo sguardo verso di lei … - … ieri sera mi sono preoccupato quando … te ne sei andata via … in quel modo … -
-Via? … in quel modo? -
… e adesso cosa mi sta sfuggendo?!
-Sì … quando … sei venuta a cercarmi … -
-Ah … -
Ah …
Oh …
… allora, quello non rientrava nel sogno …
… peccato!
-Mi dispiace e-
-Di cosa? - lo interruppe in modo un po’ brusco … - … semmai, dispiace a me … - mogia, fu il suo turno ad abbassare lo sguardo … - … di essere arrivata nel momento sbagliato … -
-No … non sei tu che ti devi scusare … voglio dire … - gli si era improvvisamente seccata la gola … - … non sei arrivata nel momento sbagliato … e io e quella ragazza-
Rialzò di scatto il volto, sorridendogli ed interrompendolo volontariamente di nuovo …                    -Tranquillo! Non ti devi giustificare di niente! E’ tutto a posto! -
-Ah … sì … ma …  - non era proprio convinto che fosse tutto a posto vista l’espressione sconvolta che aveva fatto quando lo aveva visto con quella ragazza …
-Senti … piuttosto … - non aveva proprio intenzione di lasciarlo parlare … - … avrei da chiederti una cosa … -
-Certo … dimmi pure … - tuttavia, sorte volle, che questa volta fosse il suo turno ad essere interrotta …  perché non fece in tempo ad aprire bocca che arrivò di gran carriera Jet, sorridendo a trentadue denti ed esortandoli a darsi una mossa …
-Forza voi due! E’ tardi! L’aereo per Tokyo ci sta aspettando! Muovetevi! -
009 lo guardò di sbieco … possibile che ultimamente 002 avesse la peggiore tempistica del mondo?! Superando perfino Seven, con cui aveva ancora un piccolo conto in sospeso per quello che era successo con Caterina … !
-Sì, certo … un attimo e andiamo … - si rivolse di nuovo verso Françoise per chiederle cosa volesse sapere, ma …
-Niente attimo! Continuerete a chiacchierare dopo! Adesso non c’è tempo! E’ già arrivato il pulmino che ci deve portare a Ibaguè! -
E così, senza essere riusciti a parlarsi e a chiarirsi reciprocamente, in modo adeguato, ripartirono …

 

Insolitamente, rispetto all’andata, i posti sull’aereo al ritorno erano un po’ diversi e lei, invece di avere accanto Geronimo, si era ritrovata come compagno di viaggio proprio Joe …
-Alla fine, è stato un bel viaggio … no? -
-Sì ... –
Inspirò nervosamente … -A proposito … cosa … volevi chiedermi prima, quando Jet ci ha interrotti? -
-Uhm … niente di importante … - mormorò, guardando agitata fuori dall’oblò …
… la sua vicinanza, in quel momento, soprattutto dopo quel sogno erotico, era decisamente troppo per 003 …
-Ah … ok … -
-O meglio … - si morse un labbro, evitando di guardarlo in volto e balbettando imbarazzata … - … come … siamo finiti … a dormire … su quel … divano? -
-Ah … sì … certo … - … fra sé e sé, cominciò a maledirsi per averglielo chiesto … - … beh … ecco … stavi ballando e, all’improvviso, ti sei allontanata dalla pista centrale e così … ci siamo preoccupati … perché pensavamo che non stessi troppo bene … perciò … ti ho seguito per chiederti se era tutto a posto e … -
-Ero sola?! - chiese perplessa, voltandosi di scatto a guardandolo con aria interrogativa …
-S-sì … perché? -
-Niente, niente! Scusa! Finisci pure! -
… era molto peggio di quello che pensasse!
… si era infatti, addirittura, sognata il tipo con cui aveva ballato!
Oh, mio Dio!
- … e, tutto ad un tratto, forse, a causa di un mancamento … mentre camminavi e continuavi a ballare, hai perso l’equilibrio …- fece una pausa … - … ti ho ripreso al volo, appena in tempo prima che cadessi a terra, e poi, ti ho portato sul divano e … ho aspettato che ti riprendessi, ma … - a disagio, abbassò lo sguardo …   - … a quanto pare, mi devo essere addormentato … -
-Ah … -
… sì, era decisamente molto peggio di quanto potesse pensare!
Non solo aveva fatto una figuraccia a scappare come una stupida quando l’aveva visto con quella ragazza, ma poi gli era perfino svenuta penosamente tra le braccia come un sacco di patate!
… senza contare poi, il sogno peccaminoso che aveva fatto su di loro …
Eh sì … peggio di così non avrebbe potuto fare! Neanche se si fosse impegnata! E appunto : non si era impegnata!
Tuttavia, anche se lei non lo poteva sapere, le cose non erano andate proprio in quel modo! Perché Joe non era stato del tutto onesto nel suo racconto …

 

 

Diverse ore dopo, finalmente, erano rientrati alla base …
… e chi più e chi meno era felice di aver lasciato quella vacanza burrascosa alle spalle …
Joe stava finendo di rimettere a posto la propria roba quando inaspettatamente bussarono alla sua porta …
-Avanti … -
-Posso entrare?-
-Sì, certo … vieni … che succede?-
Jet richiuse la porta e gli sorrise sornione … -Mi ringrazierai dopo … ora però, accendi il bluetooth sul cellulare! Sbrigati! -
009 aggrottò la fronte … -Ringraziarti? E per cosa lo dovrei fare?-
… più che ringraziarti dovrei attaccarti ad un muro, per quante me ne hai combinate durante questo viaggio …
-Tu accendi il bluetooth! E poi, capirai!-
-Ma proprio adesso?-
-Sì!-
-E perché non per wi-fi visto che i nostri cellulari sono già registrati in rete? -
-Per sicurezza! E comunque smettila di fare il polemico e fai quello che ti ho detto! –
Joe alzò un sopracciglio, guardandolo con sospetto … -Di cosa si tratta di così tanto importante e segreto da temere addirittura che sia filtrato dalla nostra rete?-
-Vuoi dire dalla nostra hacker di fiducia!- gli fece l’occhiolino …
-Sì … ok … da lei! - divertito, scosse la testa … -Quindi?-
-Ma quanto la fai lunga?!? Accendi quel cavolo di bluetooth e taci!-
Così, anche se controvoglia, prese il proprio telefono e accese la connessione e, un attimo dopo, gli apparse a pieno schermo una foto di lui che teneva tra le braccia Françoise mentre dormivano su quel famoso e tanto discusso divano al Noche Y De Dia …
Sgranò gli occhi, fissando stravolto l’immagine … -Come … fai … ad avere … questa foto?-
-Beh … non tutti hanno degli amici smart come me!- e così dicendo, gli fece di nuovo l’occhiolino e, senza neanche aspettare che gli dicesse qualcos’altro, se ne andò subito via, lasciandolo solo …
Continuando a fissare frastornato l’immagine sul cellulare, si mise a sedere sul bordo del letto  …
… erano passate solo poche ore da quella notte, ma in lui era ancora fin troppo viva … tanto da sentire ancora il calore e il profumo della sua pelle … e il ricordo delle sue labbra morbide sotto le proprie dita tremanti …
Chiuse gli occhi e ripercorse con la mente quella notte …
… dopo che Françoise lo aveva visto con quella ragazza ed era scappata via, per diversi minuti nessuno l’aveva più vista …
Poi però, all’improvviso, come se non fosse accaduto nulla, era riapparsa dal niente, spensierata ed allegra come non mai, e si era buttata nella mischia, iniziando a ballare in modo sensuale e sinuoso fino a quando, tutto ad un tratto e apparentemente senza un perché, si era allontanata dalla pista centrale e si era diretta verso una zona appartata del palazzo e, un po’ per timore che le potesse accadere qualcosa, vista l’euforia generale di tutti, e un po’ perché era come stregato da lei e dai suoi movimenti, senza riflettere sulle proprie azioni, prese e la seguì … restando poi, nell’ombra, ad osservarla ballare da sola, alla luce della luna e delle stelle … e questo finché, probabilmente, a causa della calura notturna, non aveva avuto un mancamento e aveva perso l’equilibrio  …
Per fortuna, prima che cadesse rovinosamente a terra e si facesse male, Joe se ne accorse ed intervenne appena in tempo, soccorrendola e portandola poi, verso il divano …
Le sentì la fronte e poi, la guancia … la sua pelle era estremamente calda … tanto che, per un attimo, pensò seriamente che fosse svenuta per la febbre alta, ma appena ritrasse la mano, inaspettatamente, lei lo fermò, sussurrando e sospirando con sollievo … -La tua mano … è così fresca … che bello … - e, senza neanche dargli il tempo di rendersi conto di cosa stesse accadendo, 003 se la portò alle labbra, cercando un po’ di refrigerio …
Incapace di mettere due parole assieme, tanto era stordito, restò per diverso tempo, fermo ed immobile come una statua, ad osservare le proprie dita sulla sua bocca … mentre ne percepiva la sua morbidezza e il suo calore … e questo finché, non si riprese parzialmente dal suo tumulto interiore e si mise a sedere accanto a lei, prendendola tra le braccia e donandole quel poco di fresco che il proprio corpo sembrava donarle …
A quell’ultimo ricordo, sospirò dolorosamente e si chiese cosa sarebbe successo se lei non si fosse addormentata e se si fossero invece trovati vicini e soli, in quel modo, sotto quel cielo incantato … e poi ancora, cosa sarebbe successo se lui, quella notte e in quel momento, non avesse resistito alla tentazione …
… perché, in realtà, era stato molto vicino dal cedere al proprio cuore quando era rimasto ad osservare il suo bellissimo volto addormentato e lo aveva accarezzato, segretamente, più e più volte, con le proprie labbra … con la paura e al contempo con il desiderio che lei si svegliasse all’improvviso e lo scoprisse … così da essere costretto, finalmente, ad ammettere che …
… io ti amo …  più della mia stessa vita …
… triste, riguardò di nuovo la loro foto sul cellulare e, senza poterselo impedire, gli occhi gli si inumidirono, lasciando sfuggire al proprio controllo alcune lacrime piene di malinconia che, inesorabilmente, caddero sullo schermo e lo bagnarono …
… e non so più, per quanto tempo ancora, riuscirò a reprimerlo …

 

 

Inspired by
Enrique Iglesias’s “Noche Y De Dia”

Dedicated to
Mema

 

 

© 21/08/ 2015

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